Chiunque legga questo articolo ed è stato nominato dal proprio Datore di lavoro addetto antincendio o addetto al primo soccorso, partecipando ovviamente al relativo corso di formazione, avrà sicuramente sentito la tipica frase “ricordate che al termine del corso ed al suo superamento non diventerete Vigili del Fuoco/Medici”. Anche se è una frase di per se inflazionata, rappresenta perfettamente la verità. Di seguito ci concentreremo, infatti, sulle differenze che ci sono tra il primo soccorso ed il pronto soccorso in modo da rendere più chiaro che, nonostante i due termini siano assonanti, rappresentano due figure e due modalità di intervento molto diverse tra di loro.
Primo soccorso e pronto soccorso: non fate confusione!
È un dato di fatto: i due concetti vengono spesso confusi o, peggio, utilizzati come sinonimi o l’uno al posto dell’altro generando così non solo disinformazione ma anche tanta confusione in quei lavoratori che sono stati nominati da poco addetti al primo soccorso e devono ancora partecipare al corso di formazione (che ricordiamo essere obbligatorio).
Nello specifico, le due definizioni sono le seguenti:
- Il primo soccorso è inquadrato come l’intervento immediato, in caso di emergenza, effettuato da personale non medico che deve essere stato adeguatamente addestrato e formato. Non essendo medici o equiparabili, gli addetti al primo soccorso non possono assolutamente somministrare farmaci né tantomeno effettuare procedure chirurgiche: ciò che hanno l’autorizzazione a svolgere sono tutte quelle operazioni non invasive in attesa dell’arrivo dei soccorsi medici;
- Il pronto soccorso, invece, è attuato da soccorritori specializzati afferenti alla sfera del mondo medico che hanno, quindi, le competenze per somministrare farmaci, per effettuare interventi chirurgici e manovre invasive volte a stabilizzare il ferito ed a salvarne la vita o ristabilirne le condizioni di salute ante emergenza.
Tutto ciò può essere effettuato anche utilizzando attrezzature specifiche per le quali sono richieste competenze mediche.
Da quanto sopra, quindi, capirete perfettamente che se il personale addetto al primo soccorso tentasse operazioni di pronto soccorso, non essendo qualificato, potrebbe mettere a serio rischio la salute dell’individuo soccorso.
Primo soccorso e pronto soccorso: come interagiscono?
Se è vero, come avete potuto leggere fin qui, che i due addetti svolgono operazioni decisamente differenti tra di loro è pur vero che c’è un punto di contatto tra di loro. E questo punto sta sia nella comunicazione che deve esserci nel momento dell’effettuazione della chiamata di emergenza ai soccorsi dalla realtà lavorativa nella quale si è verificata l’emergenza e sia nella predisposizione e preparazione dell’infortunato per l’arrivo del personale medico.
Riassumendo i compiti dell’addetto primo soccorso, infatti, quelli essenziali sono i seguenti:
- valutare le funzioni vitali dell’infortunato per comunicarle correttamente al personale medico;
- nell’eventualità di più infortunati, saper distinguere i casi urgenti con priorità maggiore da quelli con una priorità d’intervento più bassa in quanto meno gravi;
- saper effettuare una corretta chiamata di soccorso;
- evitare azioni inconsulte e dannose anche da parte di altri colleghi;
- evitare l’aggravamento delle condizioni dell’infortunato;
- proteggere l’infortunato da ulteriori rischi;
- favorire la sua sopravvivenza.
Per svolgere quanto sopra, ovviamente, l’addetto al primo soccorso ha necessità che il Datore di lavoro gli garantisca un equipaggiamento idoneo:
- un mezzo di comunicazione per poter richiedere l’intervento dei soccorsi;
- la cassetta di pronto soccorso, prevista per le aziende dei gruppi A e B, con il contenuto minimo che è riportato nell’allegato I del D.M. 388/03;
- il pacchetto di medicazione, prevista per le aziende del gruppo C ovvero quelle che hanno un massimo di 3 lavoratori, il cui contenuto minimo è riportato all’interno dell’allegato II del D.M. 388/03.
Esonero formazione primo soccorso per studi dentistici
Ricordiamo che i dentisti / odontoiatri e comunque tutti i lavoratori in possesso di preparazione tecnico pratica attestata dal conseguimento di laurea o diploma sanitario con i relativi aggiornamenti obbligatori, sono esonerati dagli obblighi formativi di cui all’art.3 DM388/03. Si ricorda, inoltre, che:
- se lo studio ha più di 5 lavoratori, e il solo datore di lavoro ha i requisiti per l’eventuale esonero di cui sopra, bisognerà prevedere la formazione prevista dal D.M. 388/03 per almeno un ulteriore addetto al PS;
- se lo studio ha più di due lavoratori non sarà sufficiente il pacchetto di medicazione, ma sarà necessario dotarsi di idonea cassetta di primo soccorso.
Conclusioni
Sicuramente avrete capito, da quanto riportato all’interno dell’articolo, il motivo per il quale l’addetto al primo soccorso sia fondamentale ed obbligatorio all’interno di qualsiasi realtà lavorativa: infatti, nonostante non sia un medico, la sua figura (debitamente formata) risulta fondamentale nel corretto intervento degli addetti specializzati al pronto soccorso e, quindi, nel riuscire potenzialmente a salvare la vita di un proprio collega.
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