La tutela della maternità, ovvero delle lavoratrici gestanti, è uno degli ambiti non regolati direttamente dal Testo Unico, che demanda al Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n.151 il compito di normare tale ambito.
Il D.Lgs 151/2001, che unifica tutte le norme precedentemente emanate in materia di tutela della maternità, si applica a tutte le donne in stato di gravidanza indipendentemente dalla tipologia contrattuale che svolgono un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato con o senza retribuzione.
Obblighi del Datore di Lavoro in caso di Lavoratrici
Secondo questo provvedimento normativo le lavoratrici che sono in periodo di gravidanza/puerperio/allattamento non possono essere adibite a lavori pericolosi, faticosi ed insalubri così come individuati dalla normativa di riferimento.
Per questo motivo, il Datore di Lavoro, in collaborazione con il Medico Competente, deve provvedere a valutare tutti i rischi per la salute e la sicurezza delle lavoratrici per evitare che siano adibite a lavori a rischio per il neonato durante la gravidanza e fino ai sette mesi post-parto.
Il Datore di Lavoro, una volta effettuata la valutazione, deve inoltre informare tutte le lavoratrici sull’esito della valutazione dei rischi effettuata e sulle misure di prevenzione e protezione adottate: a questo scopo è necessario che le lavoratrici prendano visione e firmino il documento di valutazione del rischio gestanti.
Al verificarsi di una gravidanza, se la valutazione dei rischi ha evidenziato condizioni lavorative che comportino rischi al neonato, il Datore di Lavoro, in accordo con quanto riportato nella propria valutazione del rischio, ha l’obbligo di:
- Destinare la lavoratrice a rischio ad una mansione differente compatibile con lo stato di gravidanza che non comporti rischi per il feto, comunicando per iscritto la variazione di mansione alla direzione provinciale del lavoro.
- Intraprendere la procedura di maternità anticipata, qualora non si riuscisse a trovare una mansione differente che non comporti rischi per il feto, comunicando sempre per iscritto il tutto alla direzione provinciale del lavoro.
Per consultare il testo del D.Lgs 151/2001, clicca su questo link.
Ecloga Italia può supportarvi nella valutazione del rischio gestanti e nella gestione degli adempimenti correlati.