Un infortunio sul lavoro che coinvolge una persona estranea può avere conseguenze legali significative per il Datore di Lavoro e l’azienda. Questo tipo di solleva questioni di responsabilità che richiedono un approfondimento normativo e l’adozione di efficaci misure preventive.

Normativa italiana di riferimento

Il sistema legislativo italiano stabilisce che il Datore di Lavoro è responsabile della sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro, non solo per i dipendenti, ma anche per chiunque acceda ai locali aziendali, compresi fornitori, visitatori e altre persone estranee.

La norma principale è il D. Lgs 81/2008, che fornisce una regolamentazione dettagliata:

  • Articolo 18 – Obblighi del Datore di Lavoro e del dirigente: Questo articolo specifica gli obblighi del Datore di Lavoro di garantire la sicurezza delle persone presenti nei luoghi di lavoro. Tra le responsabilità più rilevanti vi è quella di adottare misure adeguate perla protezione anche di soggetti non dipendenti che possano trovarsi nel luogo di lavoro.
  • Articolo 26 – Obblighi connessi ai contratti d’appalto, d’opera e di somministrazione: Il Datore di Lavoro deve verificare che le attività svolte da appaltatori o soggetti esterni siano eseguite in condizioni di sicurezza, cooperando e coordinandosi con i responsabili delle ditte coinvolte.
  • Articolo 64 – Obblighi per i luoghi di lavoro: Questo articolo prevede che i luoghi di lavoro siano progettati e mantenuti in modo da garantire la sicurezza di chiunque vi acceda.
  • Articolo 65 – Luoghi di lavoro pericolosi: Stabilisce specifiche regole per l’accesso a zone considerate pericolose, imponendo l’uso di segnaletica, protezioni fisiche e limitazioni.

Un ulteriore riferimento normativo è il Codice Civile, in particolare:

  • Articolo 2050 – Responsabilità per l’esercizio di attività pericolose: Chi esercita un’attività pericolosa è tenuto a risarcire i danni cagionati, salvo che provi di aver adottato tutte le misure idonee a evitare il danno.
  • Articolo 2043 – Risarcimento per fatto illecito: Qualsiasi fatto doloso o colposo che cagiona un danno ingiusto obbliga chi lo ha commesso al risarcimento.

Infortuni di estranei: sentenze rilevanti

Le decisioni giurisprudenziali assumono un ruolo fondamentale nell’interpretazione e applicazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.

Attraverso le sentenze, i giudici chiariscono aspetti cruciali della responsabilità del Datore di Lavoro, fornendo indicazioni pratiche e precedenti utili per prevenire situazioni simili.

Di seguito, alcune delle pronunce più significative in questo ambito: Alcune sentenze della Corte di Cassazione offrono interpretazioni significative:

  • Cassazione Penale, Sezione IV, Sentenza n. 34147/2022: In questa sentenza, è stato confermato che il Datore di Lavoro è responsabile per un infortunio occorso a un soggetto estraneo in quanto il luogo di lavoro non rispettava i requisiti di sicurezza minimi. Il giudice ha sottolineato come l’assenza di segnaletica e di barriere protettive abbia contribuito in modo determinante all’incidente.
  • Cassazione Civile, Sentenza n. 21754/2019: La Corte ha ribadito che il Datore di Lavoro è chiamato a dimostrare di aver adottato tutte le misure necessarie per prevenire rischi, anche nei confronti di terzi non dipendenti.

Misure di prevenzione per evitare infortuni a persone estranee

Prevenire gli infortuni a persone estranee nel luogo di lavoro richiede l’implementazione di una serie di misure integrate e ben coordinate.

Un aspetto fondamentale è la valutazione e gestione dei rischi, che dovrebbe includere un’analisi specifica all’interno del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), elaborato in collaborazione con RSPP, Medico Competente ed RLS.

Una delle prime azioni da intraprendere riguarda il controllo degli accessi, per il quale è utile predisporre un sistema di registrazione che consenta di monitorare l’ingresso e l’uscita di persone esterne. Questo sistema, aiuta a limitare l’accesso alle sole aree pertinenti.
Parallelamente, è importante adottare procedure di accoglienza che includano l’accompagnamento dei visitatori durante il loro percorso all’interno degli ambienti lavorativi, insieme ad eventuali briefing iniziali sulle norme di sicurezza da rispettare.

La segnaletica rappresenta un altro elemento cruciale: l’installazione di cartelli di avvertimento nei punti critici, come in prossimità di macchinari in funzione o in zone pericolose, può prevenire situazioni di rischio. Segnali visivi e acustici possono essere utilizzati per attirare l’attenzione su situazioni di potenziale pericolo.

La formazione e l’informazione svolgono un ruolo essenziale. I dipendenti devono essere sensibilizzati sull’importanza di segnalare la presenza di estranei non autorizzati, mentre ai visitatori devono essere fornite indicazioni chiare sui comportamenti da adottare per garantire la propria sicurezza: a questo scopo ricoprono un importante ruolo le planimetrie di emergenza e le procedure semplificate di gestione dell’emergenza, affisse nelle varie zone dell’ambiente di lavoro.

Si ricorda, infine, che l’accesso di fornitori esterni nel luogo di lavoro, in regime di appalto, prevede l’iter di gestione sancito dall’articolo 26, che obbliga i Datori di Lavoro della Società committente ed appaltatrice ad informarsi reciprocamente sui rischi introdotti dall’interferenza lavorativa. Nella maggior parte dei casi, tale scambio si formalizza nella redazione del DUVRI (Documento unico di valutazione rischi da interferenze).

Conclusioni

La responsabilità in caso di infortunio di una persona estranea nel luogo di lavoro è una questione complessa che richiede il rispetto della normativa vigente e l’adozione di misure preventive adeguate.

I datori di lavoro devono essere consapevoli che la tutela della sicurezza riguarda tutti, indipendentemente dal loro ruolo o rapporto contrattuale con l’azienda.

Una corretta gestione dei rischi non solo riduce la probabilità di incidenti, ma protegge l’azienda da possibili conseguenze legali e reputazionali.

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