Gli infortuni sul luogo di lavoro rappresentano una preoccupazione costante per le aziende e i lavoratori.
Tuttavia, esiste un’altra categoria di infortuni correlati al mondo del lavoro che merita attenzione speciale: gli infortuni in itinere.
Questi incidenti, seppur non avvengano direttamente sul posto di lavoro, hanno un impatto significativo sulla sicurezza e sul benessere dei dipendenti, sulla produttività aziendale e sul costo sanitario annuo italiano.
Indice
- Definizione di infortunio in itinere
- Andamento statistico degli infortuni in itinere
- Riconoscimento dell’infortunio in itinere
- Utilizzo di un mezzo privato
- Misure di prevenzione e protezione
Definizione di Infortunio in Itinere
L’infortunio in itinere è un incidente che si verifica mentre un lavoratore si trova in viaggio per effettuare i seguenti tragitti:
- Tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro
- Spostamenti tra due luoghi di lavoro della stessa Società
- Tragitto tra il luogo di lavoro e quello di abituale consumazione dei pasti (laddove non vi sia una mensa aziendale).
Questo tipo di incidente può includere incidenti stradali, pedonali, su mezzi pubblici o persino attacchi da parte di terzi.
Nella definizione di infortunio in itinere non rientrano tutti gli incidenti accaduti durante spostamenti effettuati per lo svolgimento della propria mansione (ad esempio per l’effettuazione di consegne di materiali o per recarsi presso un cliente) per cui si applica la normale gestione normativa degli infortuni sul lavoro.
Andamento Statistico degli Infortuni in Itinere
Gli infortuni in itinere costituiscono una parte significativa delle statistiche sugli incidenti sul lavoro in Italia. Negli ultimi anni, ad eccezione del periodo pandemico, i dati hanno evidenziato un aumento costante dell’incidenza di questo fenomeno.
Secondo la relazione infortunistica annuale di INAIL, nel 2022, sono state effettuate 93866 denunce di infortunio itinere, pari al 32% degli infortuni totali accaduti nell’anno.
Di queste, 333 pratiche si riferiscono a infortuni con esito mortale.
La statistica segnala un importante aumento di questo fenomeno, che torna ad avere rilevanza percentuale pari al periodo pre-pandemico.
Questo può essere attribuito a diversi fattori, tra cui:
- L’incremento del traffico stradale dovuto al progressivo abbandono del regime di smartworking post pandemia da parte di numerose aziende e dalla difficoltà di raggiungere i luoghi di lavoro attraverso l’utilizzo dei mezzi pubblici;
- La distanza tra il luogo di lavoro e la residenza dei dipendenti;
- L’organizzazione del lavoro, che prevede lo svolgimento di turni notturni;
- Stress Lavoro-Correlato.
Riconoscimento dell’Infortunio in Itinere
Il riconoscimento di un infortunio in itinere è importante poiché consente ai lavoratori di ricevere i benefici previsti dalle politiche di sicurezza e salute sul lavoro. Tuttavia, l’iter di ottenimento del risarcimento può essere complicato, poiché il luogo in cui si verifica non è direttamente collegato al posto di lavoro.
In Italia, tale adempimento, è gestito da INAIL, che si occupa di risarcire i lavoratori infortunati.
Per essere riconosciuto come infortunio in itinere, devono essere soddisfatti alcuni criteri:
- Il dipendente deve essere in viaggio tra casa e lavoro;
- L’incidente deve essere avvenuto durante il tragitto abituale, nel percorso ragionevolmente più breve e senza deviazioni significative dal percorso previsto;
- L’incidente deve essere avvenuto in un orario compatibile con il proprio turno di lavoro;
- Il tragitto deve essere stato intrapreso per scopi strettamente legati all’occupazione, e non deve prevedere tappe intermedie.
Rimangono esclusi dall’indennizzo gli infortuni direttamente causati dall’abuso di sostanze alcoliche e di psicofarmaci, dall’uso non terapeutico di stupefacenti e allucinogeni, nonché dalla mancanza della patente di guida da parte del conducente.
Utilizzo di un mezzo privato
Nonostante qualsiasi modalità di spostamento sia compresa nella tutela a patto che siano verificate le finalità lavorative, la normalità del tragitto e la compatibilità degli orari, la normativa prevede che sia comunque preferibile l’utilizzo dei mezzi pubblici, in quanto statisticamente più sicuri.
Secondo il giudizio della Corte di Cassazione nella sentenza 22670/2018, infatti, il lavoratore può recarsi sul luogo di lavoro con la vettura privata, a patto che si dimostri la necessità di utilizzo della stessa. Difatti, viene confermato il giudizio “che il mezzo di trasporto pubblico costituisce lo strumento normale per la mobilità delle persone e comporta il grado minimo di esposizione al rischio della strada” (Cass. Sez. 6 – Lav., Ordinanza n. 22759 del 3.11.2011).
Il tragitto effettuato con l’utilizzo di un mezzo privato, compresa la bicicletta o l’effettuazione del tragitto a piedi, è coperto dall’assicurazione infortunistica solo se tale uso viene considerato necessario a causa di una delle seguenti situazioni:
- Il mezzo utilizzato è fornito o prescritto dal datore di lavoro per esigenze lavorative;
- Il luogo di lavoro è irraggiungibile con i mezzi pubblici oppure raggiungibile ma non in tempo utile rispetto al turno di lavoro;
- I mezzi pubblici obbligano a attese eccessivamente lunghe;
- I mezzi pubblici comportano un rilevante dispendio di tempo rispetto all’utilizzo del mezzo privato;
- La distanza della più vicina fermata del mezzo pubblico deve essere percorsa a piedi ed è eccessivamente lunga.
Misure di Prevenzione degli Infortuni in Itinere
La prevenzione degli infortuni in itinere è cruciale per garantire la sicurezza dei lavoratori. Alcune misure chiave includono:
- Sensibilizzazione: Educare i lavoratori sulla sicurezza durante i loro spostamenti è fondamentale. Questo può includere la promozione della guida sicura, l’uso di dispositivi di sicurezza stradale e la consapevolezza riguardo ai rischi associati al tragitto quotidiano.
- Sicurezza dei mezzi di trasporto: Gli datori di lavoro possono contribuire migliorando la sicurezza dei mezzi di trasporto aziendali forniti ai dipendenti, come autobus o navette.
- Flessibilità nell’orario di lavoro: Fornire ai dipendenti la possibilità di adattare gli orari di lavoro può contribuire a evitare i periodi di traffico intenso o le condizioni meteorologiche avverse.
- Promozione dell’attività in regime di smartworking: Tale pratica può ridurre notevolmente il rischio di infortuni in itinere, poiché i dipendenti lavorano da casa senza la necessità di spostarsi.
In conclusione, gli infortuni in itinere sono un aspetto importante della sicurezza sul lavoro che merita la massima attenzione.
Riconoscere questi incidenti, monitorarli tramite statistiche e adottare misure di prevenzione adeguate possono contribuire in modo significativo a garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori durante i loro spostamenti tra casa e lavoro.
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